a cura dell’avv. Rossella Mileo
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Cara avvocatessa, ho letto sui giornali che il 20 novembre sarà la giornata internazionale dei diritti dei bambini. Io sono un nonno al quale, purtroppo e senza motivo, è negato da mia nuora la possibilità di vedere la propria nipotina. Esiste il diritto dei nonni e dei bambini a vedersi e condividere momenti con serenità? Grazie dei suoi sempre preziosi consigli.
Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La data ricorda il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò, nel 1989, la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, e che enuncia per la prima volta i diritti fondamentali che devono essere riconosciuti a tutti i bambini e a tutte le bambine del mondo.
La Carta è composta da 54 articoli e, tra questi, sono dichiarati quattro principi fondamentali: Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i bambini, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione – Superiore interesse (art. 3): l’interesse del minore è prioritario in ogni legge, controversia, provvedimento, o iniziativa pubblica o privata – Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art. 6): gli Stati devono impegnare tutte le risorse per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini – Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.
Nonostante vi sia un generale consenso sull’importanza dei diritti dei più piccoli, ancora oggi molti bambini e adolescenti, anche nel nostro Paese, sono vittime di violenze o abusi, discriminati, emarginati o vivono in condizioni di grave trascuratezza.
Pertanto, è di tutti noi e delle autorità l’impegno ad assicurare ai più piccoli le migliori condizioni di vita e i diritti riconosciuti dalle leggi nazionali ed internazionali, come: il diritto al gioco, alla libera espressione, al nome, all’istruzione, alla riservatezza, alla famiglia, e all’identità. Ciò che possiamo fare è proteggere e garantire al minore, ogni giorno, uno stile di vita stabile, sereno ed equilibrato; per farlo, i genitori o chi tutela il bambino, hanno l’obbligo di adoperarsi a tale scopo, consentendogli di vivere pienamente ed indiscriminatamente il rapporto con tutti i familiari, ed in special modo, i nonni, materni e paterni. Salvo non vi siano disagi o malesseri dettati da violenze o abusi o riconosciuti stili di vita dannosi per il minore, il bambino ha il diritto a costruire, liberamente e senza condizionamenti di sorta, il rapporto con i nonni, a crescere insieme, godere dei loro racconti ed insegnamenti, e costruire dalle radici la propria identità ed una storia familiare e personale dettata dalle esperienze passate. Il bambino deve poter percepire il coinvolgimento in un gruppo congiunto e sereno, di un tutto che lo faccia sentire al sicuro, e che gli consentirà di vivere, da adulto, con maggior fiducia ed equilibrio le relazioni e i rapporti sociali.
Anche il nostro Codice civile sostiene la presenza dei nonni nella vita del minore: “Gli ascendenti hanno diritto di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni. L’ascendente al quale è impedito l’esercizio di tale diritto può ricorrere al giudice del luogo di residenza abituale del minore affinchè siano adottati i provvedimenti più idonei nell’esclusivo interesse del minore”.
Nell’ottica delle garanzie sopra indicate, quella di negare il diritto ai nonni sarebbe pertanto una scelta poco ragionevole, non solo in termini di legge: in un’epoca così confusa, piena di cose, immagini ed informazioni che scorrono veloci ed effimere, l’importanza e la stabilità di un luogo sicuro, di un rifugio in cui gustare sapori e parole di un tempo, con quel calore ed attenzione che specialmente i nonni sanno donare, può assicurare ai bambini, ma anche all’intera famiglia di riflesso, quel diritto a cui tutti noi, grandi e piccoli, dobbiamo aspirare: la felicità.